“The new together” è quasi una provocazione concettuale, perché non c’è niente di nuovo nello stare insieme, ma è proprio ritornando con chiarezza a uno dei caratteri originali della nostra civiltà che possiamo costruire una prospettiva sinceramente ecologica, inclusiva e solidale.

Il momento in cui miliardi di persone si sono ritrovate chiuse nelle proprie abitazioni, sole e connesse tra di loro, abbiamo probabilmente vissuto la condizione più estrema e visibile dei due secoli appena trascorsi, in cui la nostra civiltà ci ha plasmati come individui isolati e perfetti consumatori, indebolendo progressivamente il senso di comunità e condivisione libera che ci ha sempre contraddistinti.

Tornare a ripensare, concettualmente e progettualmente, il nostro modo di abitare insieme, in casa come in città, vuole dire affermare la centralità dei luoghi comuni e condivisi come cuore vero e pulsante delle nostre metropoli.

Insieme, la selezione di questi 140 progetti, organizzati per categorie non assolute né tipologiche e funzionali, dimostra che il mondo dell’architettura sta mutando pelle per affrontare un mondo sempre più conflittuale, liquido e instabile. Un mondo in cui ripensare gli spazi comuni vuole dire costruire luoghi di dialogo e condivisione necessaria per accogliere chi è altro da noi.

ph. Angelo Dadda

 

Curatori

Simona Finessi

Luca Molinari

 

Art Director

Angelo Dadda

 

Coordinament scientifico

Alessandro Virgilio Mosetti

 

Exhibition design project

Studio Superluna

 

Content coordination

Daniela Garbillo

 

Delegates coordination

Cristina Bigliatti

 

Graphic layout

Sara Brero

Paolo Veirana

 

Financial management

Francesca Gallo

 

Exhibition

Steelgroup

 

Illustrator

Jacopo Ascari