Luca Molinari e Susanna Ravelli invitano a Spazio Opos sette fotografi e dodici scrittori a indagare “Le forme del cibo” e i cambiamenti profondi a cui sono sottoposte nella contemporaneità, in un evento che anticipa i trend attuali, dedicati al cibo e ai suoi riti.
In un’epoca di confezioni mono-porzione, banchetti, aperitivi, mense, surgelati, forni a microonde, ricette tradizionali, cucina etnica, mercati, discount e vegano i curatori si chiedono: “come è cambiato il nostro rapporto con il cibo negli ultimi anni? Si può ancora parlare di tradizioni alimentari? In che cosa è cambiata, se lo è, la nostra percezione del cibo?”.

La diffusione dei prodotti nel mercato globale, la cultura di serra che abbatte le barriere stagionali, le grandi migrazioni, il marketing alimentare sono alcuni dei fattori che definiscono un quadro generale molto complesso. Nelle parole dei curatori: “il cibo si trasforma in luogo di attraversamenti; possiamo percorrere itinerari di emozioni e sensazioni che azzerano la distanza geografica e costruiscono immaginari personali e tranquillizzanti, o diventano rifugio, sfogo conflittuale e alibi della complessità del mondo contemporaneo”.

La mostra è accompagnata da quattro “serate per ascoltare, parlare, discutere e gustare”, dedicate a: “Convivio: le relazioni e la vita a tavola”, “Immagini e scrittura: cibo tra comunicazione e arte”; Laboratorio del gusto: cioccolato e vino”; “Frontiere contemporanee del cibo”. Ogni evento coinvolge esperti di varie discipline – come Alan Bay (critico gastronomico), Vincenzo Castella (fotografo), Jos Lighhart (ricercatore), Giacomo Papi (giornalista), Marco Riva (tecnologo dell’alimentazione) – ed è completato dalla lettura dei testi in mostra.