La celebrata mostra del 1972, Italy: The New Domestic Landscape curata da Emilio Ambasz al MoMA di New York fece conoscere alcuni dei designer italiani più fertili dell’epoca e il complesso contesto politico di allora attraverso un sistema analitico e attento di categorie e distinzioni.

Nella mostra un primo grado di classificazione separò gli Oggetti – riformisti, conformisti o di contestazione – dagli Ambienti, divisi a loro volta tra design as postulation, design as commentary e counterdesign as postulation. Con un brillante rovesciamento gli Oggetti furono esposti all’aperto mentre gli Ambienti furono esposti negli spazi interni del MoMA. Questa scelta implicò, non solo che la mostra mettesse in scena una valutazione dei suoi stessi spazi, ma anche una rivalutazione del concetto di ambiente come strategia e termine architettonico.

Mentre gli architetti e i designers esposti risposero con una gamma di risposte assai diverse, complessivamente tutti i progetti sperimentarono forme di mutabilità e adattabilità, offrendo una visione del mondo in cui l’isolamento immobile dei singoli oggetti sarebbe stato sostituito da configurazioni interattive e relazioni dinamiche che avrebbero ingenerato nuovi “riti domestici”. Per dimostrare l’alterabilità degli ambienti i designers furono chiamati a produrre dei film che accompagnassero le proprie installazioni. Oltre a illustrare la performance degli environments, i film registrarono i diversi punti di vista degli architetti, in special modo rispetto alla recente sperimentazione multimediale e alle sue pratiche.

La mostra Environments and Counter Environments, per la prima volta dal 1972, riunisce tutti i film prodotti per la mostra del MoMA e una selezione di documenti originali – fotografie, disegni, schizzi, modelli e fotomontaggi – che mostrano le risposte progettuali del tempo verso gli imperativi teoretici e l’idea espressa dagli stessi environments. La mostra incontra ancora oggi strumenti di comunicazione e ambienti diversi con il loro potenziale di ripensare i confini, le condizioni e i territori di design, architettura e spazi domestici.

Environments and Counter Environments è una mostra, e insieme un progetto di ricerca a cura di
Peter Lang, Luca Molinari e Mark Wasiuta, originariamente prodotto da GSAPP. Graduate School of Architecture, Planning and Preservation, Columbia University e accompagnato dal un simposio, Revisiting The New Domestic Landscape.

Environments and Counter Environments: Experimental Media in Italy: The New Domestic Landscape, MoMA 1972
The Arthur Ross Gallery, New York
13 aprile – 8 maggio 2009

Revisiting The New Domestic Landscape
Simposio
9-10 aprile 2009
MoMA

Environments and Counter Environments: Experimental Media in Italy: The New Domestic Landscape, MoMA 1972
The Graham Foundation for Advanced Studies in the Fine Arts
Chicago
18 settembre – 14 dicembre, 2013

Environments and Counter Environments; Italy: The New Domestic Landscape, MoMA, 1972
Arkitekturmuseet. The Swedish Museum of Architecture, Stoccolma
31 marzo – 5 giugno 2011

Hàbitats i Contra-hàbitats.«Italy: The New Domestic Landscape», MoMA 1972
Disseny Hub Barcelona
12 novembre 2010 – 20 febbraio 2011

Environments and Counter Environments. Experimental Media in Italy: The New Domestic Landscape, MoMA, 1972
S AM. The Swiss Architecture Museum, Basilea
27 marzo 2010 – 27 giugno 2010

La mostra è stata realizzata grazie alla gentile collaborazione di:
Emilio Ambasz (Emilio Ambasz & Associates, Inc.); Andrea Branzi (Archizoom); Gilberto Corretti (Archizoom); Gae Aulenti e Paola Durazzo (Studio Gae Aulenti); Mario Bellini (Mario Bellini Architects); Adam Bandler (CCCP, GSAPP Exhibitions), Ignazia Favata e Teresa Galassini (Studio Joe Colombo); Gloria Bianchino, Paola Pagliari e Simona Riva (CSAC, Università di Parma. Sezione Progetto); Pietro Derossi, Davide Derossi e Anna Licata (Derossi Associati); Laura Giordano (Gondrand Fine Arts Dept.); Mark Wigley (Dean GSAPP, Columbia University); Ugo La Pietra e Simona Cesana (Archivio Ugo La Pietra); Beatrice Lampariello; Gaetano Pesce e Chrystel Garipuy (Studio Gaetano Pesce); Richard Sapper; Piero Frassinelli (Archivio Superstudio, Firenze); Adolfo Natalini (Superstudio); Barbara Radice; Cristiano Toraldo di Francia (Superstudio, Studio Luccioni Toraldo di Francia); Carlo Caldini e Fabrizio Fiumi (9999).